testo di
Stefano D’Alessio
tratto dall'articolo pubblicato su Uno-Due • Identity | Issue #2
Liberi Nantes è la prima squadra in Italia composta esclusivamente da immigrati richiedenti asilo e rifugiati politici. Sul loro campo a Pietralata, (cosiddetta) periferia nord-est di Roma, ho visto uomini danzare e incontrato giraffe e cammelli in marcia, elefanti in tenuta da anti-sommossa e tigri che mordevano caviglie. Così, laddove l’identità è migrante e si fa fluida, ho riscoperto (anche) l’identità del calcio nella sua forma più ancestrale.
...
Oggi, i calciatori sono ossessionati dalla posta in gioco e dalla paura paralizzante di sbagliare e non fare risultato. Oggi, la faccenda del calcio si è fatta troppo pericolosa. Ma lì, a Pietralata, no. Di pericoloso si è vissuto ben altro e, quindi, lì si gioca ancora.
testo di
Stefano D’Alessio
tratto dall'articolo pubblicato su Uno-Due • Identity | Issue #2
Liberi Nantes è la prima squadra in Italia composta esclusivamente da immigrati richiedenti asilo e rifugiati politici. Sul loro campo a Pietralata, (cosiddetta) periferia nord-est di Roma, ho visto uomini danzare e incontrato giraffe e cammelli in marcia, elefanti in tenuta da anti-sommossa e tigri che mordevano caviglie. Così, laddove l’identità è migrante e si fa fluida, ho riscoperto (anche) l’identità del calcio nella sua forma più ancestrale.
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Oggi, i calciatori sono ossessionati dalla posta in gioco e dalla paura paralizzante di sbagliare e non fare risultato. Oggi, la faccenda del calcio si è fatta troppo pericolosa. Ma lì, a Pietralata, no. Di pericoloso si è vissuto ben altro e, quindi, lì si gioca ancora.